quasi un diario di salite effettuate sulla nord-est nell’estate 2022
Tre volte sulla Cassin al Badile in una stagione, non mi era capitato, anzi, tra frane e covid era un po’ che non ripercorressi questa mitica via…
Noiosa? Neanche un po’, perché ogni salita ha la sua storia, perché cambia la meteo, perché cambiano le persone con cui la condividi.
La prima ascensione è con Pier ai primi di luglio, con il quale la Cassin l’abbiamo rimandata dall’estate precedente a causa di una nevicata. Durante l’avvicinamento si parla di un po’ di tutto, il tempo è splendido. Smettiamo di parlare nel transitare ai piedi del “solito”, incombente iceberg gocciolante all’inizio della cengia d’attacco, ma poi arriva il sole…
Tanto sole, incredibile, dal Sasc Furà alla vetta del Badile tutto in t-shirt, è un evento eccezionale, il litro e mezzo di acqua non basta. Siamo poco allenati e accaldati, nei camini finali impercettibilmente rallentiamo, ma non importa, abbiamo ancora molto tempo a disposizione. Felicità.
La seconda salita è con Jared, “The Climbing Doctor”, californiano. Insieme a noi anche la simpatica cordata della guida Alberto De Giuli con Giovanni. Un’altra bella giornata, Jared è velocissimo nello scalare ma, come tutti i nord americani, “sciallo”… Ad ogni sosta si sfila le scarpette, beve, si rilassa, lui in California non ha il patema del maltempo. Take it easy! Per sua insistenza scendiamo dalla normale del Badile “all free”, è la mia prima volta in questo stile con un cliente!
L’ultima della stagione è con Francesco, purtroppo stavolta il tempo non è perfetto e i licheni del diedro Rebuffat sono scivolosi a causa dell’umidità condotta dalle nebbie che ci avvolgono. Saliamo a comando alternato e, guarda caso (astuzie della guida alpina?), le lunghezze più impegnative toccano a lui… Bravissimo, posiziona i friends con grande pacatezza e perfezionismo ingegneristico. Sbucati sullo spigolo nord, una foto a una tipa carina che abbiamo notato la sera precedente e poi giù, dal Mimmo!
La stagione della nord-est forse è finita, almeno per i normo dotati, ma si possono ancora fare belle scalate, crogiolandosi al sole dei versanti meridionali, in attesa della prossima estate!
