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Valmalenco - Val Sissone- Goulotte della Z

Goulotte della Z alla Cima di Rosso 3366 m

Prima salita: Alberto Rusconi e Mario Vannuccini il 1° giugno 2021

Difficoltà: III; WI3 (IV la discesa in doppia dal Passo Sissone) con brevi passaggi fino a 85°

Dislivello: 300 m; sviluppo di oltre 450 m

Materiale: 2 corde; viti da ghiaccio; alcuni friend medio-piccoli; assortimento di chiodi da roccia indispensabile per la discesa dal Passo Sissone

 

La goulotte della Z segue il solco di destra dei due che incidono la parete sud della Cima di Rosso. E’ generalmente in condizioni in aprile e maggio. Le difficoltà sono concentrate nel primo terzo, dove si affrontano brevi risalti di ghiaccio fino a 85°. La parte alta della via interseca probabilmente uno storico itinerario dei fratelli Calegari del 1911, l’unico aperto in precedenza sulla parete.

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Avvicinamento. Ci sono due possibilità; la prima, in giornata da Chiareggio, consiste nel percorrere per intero la Val Sissone fin sotto le Cime di Chiareggio. Piegando a destra si risalgono le morene del Ghiacciaio del Sissone e, costeggiata la lunga bastionata rocciosa che sostiene il Passo Sissone, si raggiunge finalmente il lobo più settentrionale del ghiacciaio fino alla base della parete sud della Cima di Rosso (4 ore). La goulotte è visibile solo all’ultimo! Volendo bivaccare al Rifugio Del Grande-Camerini, invece, dal rifugio si scende brevemente per portarsi nell’anfiteatro meridionale della Cima Vazzeda (tratto con catena). Si punta, in salita verso sud-ovest, a una spalla posta a 2650 m di quota lungo il crinale divisorio con l’ampia conca del Sissone (qui si trova la croce Odello). Persi alcuni metri di dislivello lungo l’opposto versante si percorre in leggera salita il grande catino del Sissone fin sotto la bastionata che sostiene il Passo omonimo, raccordandosi così all’itinerario precedente (2 ore dal Del Grande-Camerini). Attenzione! Prima del periodo pasquale la strada che porta a Chiareggio è chiusa.cimarosso01

Salita. E’ molto intuitiva, percorre la goulotte obliqua verso destra fino a quando la stessa perde pendenza e si biforca. Si prosegue allora piegando a sinistra lungo il ramo rettilineo che punta alla vetta, su difficoltà decrescenti, fino a sbucare sulla cresta ovest a poche decine di metri dalla Cima di Rosso 3366 m (possibile cornice in uscita).cimarosso02cimarosso03cimarosso05

Discesa. Lungo la cresta sud-ovest, con alcuni facili passaggi di misto, si raggiunge una spalla e la sottostante cresta pressoché pianeggiante che unisce la Cima di Rosso al Monte Sissone. Si tocca così la modesta depressione del Passo Sissone 3146 m. La discesa più breve, non facile, prosegue in corda doppia lungo la sottostante, verticale parete est. Si devono effettuare 4 corde doppie da 50 metri da attrezzare, sovrastati da cornici incombenti, fino ad atterrare sul Ghiacciaio del Sissone e seguire a ritroso la via dell’avvicinamento. Altrimenti dal Passo Sissone si segue facilmente il Ghiacciaio del Forno (crepacci) e, giunti a una quota di 2500 metri, si imbocca a destra il vallone tributario che porta alla Cima di Val Bona. Raggiunti i pendii sommitali sotto questa vetta, si piega a destra a toccare il Passo Vazzeda 2966 m, dal quale si cala al Rifugio Del Grande-Camerini e a Chiareggio. cimarosso08

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